Settimanale di Biodanza dalle 20 alle 22,30
In alto, il vento addosso e l’infinito di fronte.
Si aprono le braccia e si è consapevoli che tutto ci è ignoto…
… e il ritorno al quotidiano diviene l’inizio del viaggio.
Non esiste più il quotidiano,
solo un viaggio infinito
- Alberto Bonazzi
Sentiamo nella quotidianità il compiersi del mistero della vita o una specie di prigione di cui liberarci alla prima vacanza? Quando la quotidianità diviene pesante il nostro cuore ha bisogno di “alzarsi in volo”
Che cosa ci permette di volare?
Prima di tutto la sensazione di leggerezza esistenziale. Questa dipende in parte dai carichi effettivi che portiamo, ma anche e soprattutto da quanto questi sono coerenti con il nostro sentire più intimo. Lo stesso lavoro può essere una gioia per qualcuno, insopportabile per un altro. Ciò che un tempo ci faceva volare ora può essere una gabbia.
Sono inoltre importanti gli spazi di libertà interiore. Più è ampio lo spazio d’aria interiore e più grandi sono le ali del proprio volo.
C’è poi la capacità di abbandonarsi a ciò che la propria vita offre: avere il coraggio di ascoltare il proprio cuore e di lanciarsi anima e corpo in ciò che si sente, con la fiducia che la vita sosterrà le proprie scelte come l’aria sostiene le ali di un uccello.
Basta poi un “pizzico” di determinazione e … si prende il volo, e il semplice atto di volare aiuta gli altri a respirare e a trovare la strada per aprire il proprio cuore.
Questo stage propone un percorso guidato per ritrovare tutti gli ingredienti per dare le ali alla propria vita.
Quota stage €120
La quota di vitto e alloggio varia a seconda della sistemazione richiesta. Ricevi informazioni dettagliate scrivendo a: biodanzalberto@gmail.com
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